quarta-feira, 29 de novembro de 2006

A fome e a tomada dos meios: experiências e idéias sobre tecnologias e comunicação no Brasil

Settimana delle libertà digitali al Linux Club
Workshop: La fame e la presa dei mezzi: esperimenti e idee su tecnologie e comunicazione in Brasile
PRESENTAZIONE Il Brasile è un paese in cui il modello di regolamentazione dei mezzi di comunicazione diversamente dal modello europeo combina il controllo statale dello spectro e della distribuzione di canali con lo sfruttamento commerciale della produzione e della emissione dei messaggi. Tale modello applicato alla cultura politica nazionale, basata nei favori e fondata sulla storica concentrazione di grandi proprietari terrieri, ha dato origine a una situazione in cui la maggioranza delle emittenti radiofoniche e televisive appartengono a politici e le reti appartengono alle famiglie che riuniscono la stragrande maggioranza delle proprietà rurali. Oltre a questo, la distribuzione dei canali televisivi premia la concentrazione del potere economico, come ad esempio le chiese protestanti, gruppi economici, multinazionali dello sport e divertimento. Per questo la struttura dei mezzi di comunicazione in Brasile è il più grande riflesso dell’esclusione economica, della disuguaglianza sociale, del basso livello culturale e educativo risultante da un processo di 500 anni di genocidio, schiavitù e distruzione dell’ambiente.La diffusione di Internet e la popolarizzazione dei computer sono state ricevute da parte di gruppi autonomi di attivismo come un nuovo campo di azione politica nella lotta per la libertà di espressione, il diritto di comunicazione, la libertà di scelta tecnologica e per la reinvenzione politica dopo la crisi della rappresentatività e dei partiti politici – sempre più
lontani delle loro basi sociali e comunicazione. Di fronte alla novità presentata dai mezzi digitali, gli attivisti sono stati più rapidi delle corporazioni e lo Stato e hanno creato una considerevole rete di collaborazione ed un linguaggio che scappava alla massificazione dei media.Nel 2003, durante la formazione del primo governo Lula, alcuni gruppi di attivisti sono riusciti ad infiltrarsi in grandi progetti in tre ministeri. Diversamente dalla pratica comune, o sia, quella di usufruire delle posizioni di comando per cercare di ingrandire il proprio potere dentro la burocrazia dello Stato, questi gruppi si infiltrarono credendo di riuscire ad influire sulle politiche pubbliche dato che avrebbero attuato nella loro elaborazione ed esecuzione. Questo ha reso possibile lo stabilimento di una rete di relazioni e contatti con movimenti popolari in maniera che le idee e le pratiche fossero riciclate per mezzo del dialogo fra differenze.Ciò nonostante, buona parte di questa rete di relazioni mai si involse direttamente con il governo. Dopo quasi quattro anni, la situazione attuale è una incertezza in quanto la continuità di queste azioni e i pericoli che possono venire dalla collaborazione con il governo: sia per la difficoltà superare la razionalità tecnica della burocrazia o per la maniera in cui il governo si impadronisce del linguaggio di resistenza e dell’agilità degli attivisti In questo workshop proponiamo la presentazione di concetti e pratiche sviluppate in questi anni di attivismo e riflettere sulla relazione con il governo, inserendo questo argomento in un modo più ampio la discussione della libertà digitale e del diritto autorale. Il nostro obbiettivo è pensare come stimolare una base comune di collaborazione ed intercambio internazionale che non sia di un entusiasmo ceco e concettualmente inconsistente diffusi da
tecnocorporazioni, governi ed anche da",1] ); //--> sempre più dipendenti dal linguaggio del marketing e dei grandi oligopoli della comunicazione. Di fronte la novità presentata dai mezzi digitali, gli attivisti sono stati più rapidi delle corporazioni e lo Stato e hanno creato una considerevole rete di collaborazione ed un linguaggio che scappava alla massificazione dei media.Nel 2003, durante la formazione del primo governo Lula, alcuni gruppi di attivisti sono riusciti ad infiltrarsi in grandi progetti in tre ministeri. Diversamente dalla pratica comune, o sia, quella di usufruire delle posizioni di comando per cercare di ingrandire il proprio potere dentro la burocrazia dello Stato, questi gruppi si infiltrarono credendo di riuscire ad influire sulle politiche pubbliche dato che avrebbero attuato nella loro elaborazione ed esecuzione. Questo ha reso possibile lo stabilimento di una rete di relazioni e contatti con movimenti popolari in maniera che le idee e le pratiche fossero riciclate per mezzo del dialogo fra differenze.Ciò nonostante, buona parte di questa rete di relazioni mai si involse direttamente con il governo.Dopo quasi quattro anni, la situazione attuale è una incertezza in quanto la continuità di queste azioni e i pericoli che possono venire dalla collaborazione con il governo: sia per la difficoltà superare la razionalità tecnica della burocrazia o per la maniera in cui il governo si impadronisce del linguaggio diresistenza e dell’agilità degli attivisti. In questo workshop proponiamo la presentazione di concetti e pratiche sviluppate in questi anni di attivismo e riflettere sulla relazione con il governo, inserendo questo argomento in un modo più ampio la discussione della libertà digitale e
del diritto autorale. Il nostro obbiettivo è pensare come stimolare una base comune dicollaborazione ed intercambio internazionale che non sia di un entusiasmo ceco e concettualmente inconsistente diffusi da tecnocorporazioni, governi ed anche da organizzazioni non governamentali e gruppi autonomi che credono nella diffusione di internet come sendo la diffusione della democrazia, basati nel concetto di tecnologia come un vettore intrinsecamente positivo. Non rinneghiamo le potenzialità della tecnica, pretendiamo di dimostrare attraverso la nostra pratica e riflessione la necessità di una nuova prospettiva stettico-politica per pensare criticamente alla tecnologia, alla diffusione di internet e anche alla democrazia.
CONCETTI DA DISCUTTERE 1. Gruppi Autonomi e Governo: contaminazione e cattura. Dall’esperienza di tre anni nel governo:– Come gruppi autonomi hanno influito nell’esecuzione di programmi di "inclusione digitale" in differenti ministeri?– A che punto sono riusciti a mantenere la loro identità e autonomia– A che punto il governo e il mercato si impadroniscono della contro cultura 2. Ecologia del Virtuale: free software fra le commodities e gifts; Brasile ha una delle più grandi comunità di sviluppatori di free software al mondo, oltre nuove egigantesche fabbriche di software si stanno disputando il mercato internazionale di outsourcing. A che punto il free software riesce a sostenere in maniera indipendente– A che punto le conoscenze sulla programmazione possono essere diffusi nella– società dell’accesso Quando è un commodity e quando è un gift– Quale il compito dello hardware nella diffusione del free software– Cosa fare con gli rifiuti tecnologici e come trattare con la---obsolescenza---- programmata 3. Collaborazione in rete e la presa dei mezzi:La web riprende la possibilità della creazione di contenuto ed il suo accesso. Ma, i mezzi di produzione, i servitori e le banche di dati? La presa dei mezzi, dalle radio libere ai servitori liberi e la collaborazione in rete creano una struttura autonoma, un linguaggio minore ed una nuova etica politica.
PRATICA Oltre al dibattito concettuale pretendiamo presentare alcuni attrezzi, la piattaforma tecnica di alcuni gruppi e le sue possibilità di applicazioni per mezzo di esercizi pratici di scambio di contenuti, trasmissione on line e se possibile un intervento urbano

Curriculum Vitae:

Alexandre Freire sta finendo il suo corso di post-laurea su agili metodologie di collaborazione per il sviluppo di software, presso l’Università de Sao Paulo. Dal 1994 lavora con software libero, é un membro fondatore del gruppo Arca, che ha sviluppato diverse soluzioni di software e alcune framework libere, e ha organizzato incontri e eventi in tutto il Brasile. Collabora con "estudiolivre.org"dal suo inizio e aiuta nell’amministrazione e sviluppo dei suoi servizi pubblici.Fondatore dell’associazione Descentro, ha organizzato incontri sulla libertà dei media e tecnologie come "Sinapse Digitale" nel 2003, Digitofagia nel 2004 e"Submidialogia 2" nel 2006. Attualmente lavora come coordinatore generale del programma de Cultura Digitale del Ministero della Cultura Brasiliano, e negli ultimi tre anni ha organizzato diversi workshop in tutto il Brasile per insegnare come creare e distribuire artefatti multimedia con software libero.

Francisco Caminati laureato in Sociologia e Antropologia presso l’Università di Campinas - UniCamp, Master presso la stessa
istituizione con appoggio di una borsa di studio offerta dalla Fapesp,
organo governamentale di incentivo alla ricerca scientifica.
Ricercatore vincolato al Grupo de Pesquisa CTeMe( Conoscenza,
Tecnologia e Mercato) dell’Istituto di Filosofia e Scienze Umane della
Unicamp. Attualmente, intraprende ricerche per la sua tesi su
come questa relazione è articolata sotto il regime della produzione di
freesoftware. Da quasi dieci anni partecipa al colletivo della Radio
Muda con la quale partecipò alle prime tre edizioni Forum Sociale
Mondiale di Porto Alegre e di due edizioni del Forum Sociale
Pan-Amazonico, a Belém e Manaus. Da più di cinque anni lavora come
professore in corsi e workshop di radio libere e l’appropiazione
tecnologica. Nel 2005 coordinò la messa in opera del
ProgettoPunti di Cultura nell’Amazzonia da parte del Ministero della
Cultura del governo brasiliano.

Paulo José Olivier Moreira Lara, ricercatore a livello di master
del Dipartimento di Sociologia dell’Instituto de Filosofia e Ciências
Humanas da Universidade Estadual de Campinas (Università Provinciale di
Campinas – SãoPaulo). Svolge ricerche sulle relazione tecnico-politiche
nelle esperienze critiche(teoriche e pratiche) dei nuovi modelli e mezzi di produzione de informazione dentro al concetto di "Mídia Táctica".
Dal 1998 è membro del collettivo della"Radio Muda", radio libera. Ha
partecipato come professore di molti corsi, allenamenti e simposio di
comunicazione, cultura e teoria e pratica di radio. Fellow della
piattaforma di lavoro "Waag – Sarai Exchange" nell'anno 2005
per l'organizzazione della conferenza "Submidialogia", nell’"Università
Estadual de Campinas e membro del "Descentro", associazione legata alla
piattaforma.Esecutore sociale del Programa GESAC del Ministero delle
Comunicazioni em Minas Gerais. Ha realizzato diversi allenamenti di
inclusioni digitali e capacitazione nei comuni dell’interno del
Brasile. Ha partecipato a incontri e attività sul Software Libero,
produzione culturale e proprietà intellettuale. Collaboratore del
midiatica.org dal 2003. Ha realizzato molte attività con istituzioni e
enti pubblici in Brasile e America Latina

Um comentário:

VelaPonto de Cultura disse...

Ringrazziamo la Marilisa Birello per la rivisione intempestiva!
E' veramente un privileggio potere contare con colaboratori cosi disponibili.